L’oratorio dell’Assunta
oratorio assuntaIn adiacenza a Villa Bianchi, edificata intorno al 1670, venne costruito anche un oratorio, che si scorge nelle varie mappe di Padernello al limitare della pertinenza della villa.
L’oratorio è stato trasformato in abitazione privata adiacente ai resti della barchessa della villa Bianchi.
In esso si trovava una pala dell’Assunta con i santi Valentino, Francesco d’Assisi e Antonio da Padova, di cui è rimasta solo una fotografia in bianco e nero, che nel 1940 verrà consegnata al Museo del Seminario di Treviso.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

L’oratorio del Redentore (o del crocifisso)
oratorio san pietroLa famiglia Vicelli, col permesso del Vescovo di Treviso Giovanni Battista Sanudo, pose la prima pietra di un "Oratorio pubblico" il 16 gennaio 1697. L'oratorio fu poi benedetto il 28 giugno seguente. E' detto anche del crocifisso perché conteneva un crocifisso.
I resti dell'Oratorio si trovano lungo l’attuale via Nazionale, sul retro della ex Casa Mandruzzato passata poi agli Zoccoletti, ai Vendrame e ai Piva.
Si racconta che in esso fossero custodite tre statue di grandezza naturale del crocifisso, della Madonna e di san Giovanni evangelista.
L’oratorio, nel quale si celebrò fino al 1868, fu “sospeso” dal vescovo Longhin in seguito alla visita pastorale del 1922 e dopo il 1930 fu utilizzato per altri scopi – come forno per il pane e come magazzino degli attrezzi – ed infine abbandonato alle intemperie, tanto che oggi sono riconoscibili solo alcuni resti dei muri perimetrali.